Grazie montagna per avermi dato lezioni di vita perché faticando ho imparato a gustare il riposo, perché sudando ho imparato ad apprezzare un sorso di acqua fresca, perché stanco mi sono fermato e ho potuto ammirare la meraviglia di un fiore, la libertà di un volo di uccelli, respirare il profumo della semplicità, perché solo, immerso nel tuo silenzio, mi sono visto allo specchio e spaventato ho ammesso il mio bisogno di verità e amore, perché soffrendo ho assaporato la gioia della vetta percependo che le cose vere, quelle che portano alla felicità, si ottengono solo con fatica e chi non sa soffrire, mai potrà capire.

Battistino Bonali

(grazie Frank per la bellissima citazione)

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La Mattina già ci aveva riservato grandi sorprese, grande interesse culturale e artistico, grande eccitazione con l’incontro di calzoncini-intrainguinali-munito del “Toplu Neca da Tofiu” (Ul Pluto) patrimonio dell’UNESCO. Meglio di così…

Vengo recuperato da Fil Coppino da Grigliata di Paese e il team auto Sköda è impreziosito dalla presenza di Romy Gigagambadarobot D’Acciaio e da Dj Stuarz Fidel Eminem Miladin und Morosa.

Dopo settimane infauste e infestate un groppuscolo della guggen si ritrova per una gita all’ aria aperta organizzata dai due stambecchi Franco Reginald Stoppa e Fiff Niscio da San Pedru ora in Codrerio (perché sulla rotonda manca la ELLE).

Un piccolo aperitivo mattutino (con urlo di Orso senza ritegno all’ interno del locale) precedeva il ritrovo per alcuni di noi condito da simpatia dell’Oste e da arroganza di qualcuno (Grazie Filo). La popolazione di Malveia già si risveglia impaurita per la presenza su suolo pubblico di forestieri e i “local” già sembrano scrutarci con un misto tra interesse e paura. Forse a causa di questo aperitivo vengono emanate indicazioni stradali errate che porteranno il Piede Peloso & Oblungo a sbagliar strada.

Ma comunque..A butt e scarpusc ci ritroviamo tutti alla filovia di Malvaglia per partire alla volta di Dagro (Dègro).

Siamo tutti molto carichi. La gambetta di Fiff già scalpita più di carnevale, il capello di Frank flagello di Dio sembra il rifugio di una marmotta e la mia maglietta puzza già di pelo putrefatto di Yach.

Ma si parte…Dopo l’ascesa fino a quota 1400 m/m di tutti i membri della comitiva ritroviamo al parco giochi il piccolo Michele e il piccolo Ciusseppe (I) che già giocano sotto la severa sorveglianza dei loro genitori.

Pronti via…Partiamo. Un sentiero che già ci spezza il fiato e fa salire i battiti a ritmo vertiginoso ci porta a quota 1600 m.

 

 

 

 

 

 

 

 

Giunta ad una discreta altitudine veniamo avvolti dai paesaggi magici della Valle Malvaglia e gli scorci sulla piana della Val di Blenio. Ci dirigiamo verso la “Monda” dove si aggregherà a noi Debby Nails & Care.

Questo è anche il luogo dove una parte di gruppo proseguirà sul sentiero posto più a monte e l’altro dal sentiero più in basso.

Per quanto mi riguarda racconterò del gruppo che ha scelto il sentiero più a monte. Recuperata un po’ di energia ci incamminiamo e giungiamo alla Alpe di Sceru, un luogo davvero magnifico ai piedi dell’omonimo Pizzo.

Proseguendo (dopo l’abbandono per ko tecnico di Matt Albisao dovuto ad una parte esposta) giungiamo in una parte abb. Rocciosa ma superata la stessa la fatica vien ricompensata dal pranzo.

Ognuno espone le proprie marcanzie quasi fossimo al Mercato di Palermo e tra un salamin, un’insalata di pasta e una frittata ci rifocilliamo a dovere pronti per una nuova ripartenza. Il proseguo è un saliscendi tra paesaggi magnifici, corsi d’acqua, sorvegliati dalla Cima di Gana Bianca e dal pizzo Forca, con incontri di caprette e la finale discesa sul Laghetto (asciutto) delle Corti prima dell’ultima tratta che ci porterà alla capanna Quarnei quota 2107 m/m.

 

 

 

 

 

 

 

Qui il gruppo si riunirà con chi ha scelto altre vie meno impegnative per una festa collettiva sul monte Fato (o Fiatella) dove vari foraggiamenti liquidi (il più mitico quello di Ale Polpaccio d’Acciaio in infradito) ci permetteranno di permanere per lungo tempo nel prato antistante la capanna godendo della musica dei Tacalà, della compagnia delle marmotte (compresi i capelli di Frank), dei cavalli (tanti presenti oggi), dei piedi pelosi di Tox e delle mucche.

L’Adula già ci scruta da sopra e forse a tratti scuote il capo. Odore di morte si mischia all’odore della natura circostante. Laviamo via un po’ di puzzo da noi stessi e siamo pronti per l’ottima cena a base di zuppa (Zucchine e piselli), polenta e Yak e dessert (salame di cioccolata o panna cotta) salvo variazioni di singoli.

La serata proseguirà con le mucche “spazzettone” (che triteranno le bandierine* del ponte tibetano di recente costruzione), i canti gregoriani di Don Caccia e Don Stoppa che si protrarranno, intervallati da discussioni artistiche, testuali e ritmiche, sino alla mezzanotte dove dopo uno sguardo sul cielo a tratti costellato di stelle ci ritireremo ognuno nella propria stalla (per gli odori accumulatisi).

Il mattino ha l’oro in bocca ma è anche sinonimo di nuova passeggiata per una porzione del gruppo: il passo del Laghetto che ci porterà proprio ai piedi (questi non puzzolenti e privi di unghie deflorate alla Fiff) dell’Adula a quota 2647 m/m. L’altra parte del gruppo in giornata si dirigerà su un sentiero più in basso e pranzerà presso Ticial, nel bellissimo rustico della Gavazzin’s Family.

 

 

 

 

 

La nostra ascesa invece risulta abbastanza impegnativa ma il gruppo è motivato e nonostante un passaggio un po’ difficile con sassi in caduta, cavalli selvaggi (che ci sfiorano poco prima di salire ma ammaestrati da Spirit Guglielmetti) raggiungiamo il Laghetto del Cadabi (2644 m/m). Foto di rito e una piccola salitella alla Cima li vicino.  Il paesaggio è magnifico. Scorgiamo il ghiacciaio e il panorama che si estende sulla Val Carassina, sulla Val di Campo e su altre valli laterali è davvero unico.  Grandi Teorie, nudismo in alta quota, qualche emissione gassosa e siamo pronti per una nuova ripartenza.

 

 

 

 

 

Con estrema arroganza ed fiducia in noi stessi decidiamo che questo dev’essere solo l’antipasto di una giornata iniziata con un po’ di nuvole e proseguita con scorci di sole. La discesa verso la Capanna UTOE è anche sinonimo di Aperitivo perché oramai. Guidati dal Fifferaio Magico e da Marmotta Frank (che ricordiamo è il dj peggiore degli ultimi 100 anni di musica) giungiamo infine verso il premio tanto ambito: la birretta e il tagliere (che sapientemente i nostri organizzatori hanno ben pensato di comandare).

 

 

 

 

 

Terminato lo spuntino siamo pronti per una nuova ripartenza, questa volta verso l’altra capanna Adula (CAS). Discesa dove la vista spazia sulla Val Carassina (percorso già intrapreso dalla guggen qualche anno fa) e sulla Val Soia (sa ciama inscì). Giunti alla Capanna prendiamo il ripido sentiero che ci porterà dopo diverse ore (e ginocchi e arti spappolati) proprio vicino alla “leggendaria” (dopo il Duo Lolly e Brandy) Cima Norma a Dangio dove recupereremo i pezzi di noi stessi prima di riprendere il bus che ci riporterà alla Filovia di Malvaglia.

*nota per il maestro: non sono le bandierine dei cantoni svizzeri

Un gran bel weekend e una gran bella compagnia.

Organizzatori top, che farebbero concorrenza alle più blasonate compagnie di viaggio.

Grazie a tücc

M.

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Infine, tutti la vogliono, tutti la attendono: la premiazioni. Una giuria appositamente selezionata dopo varie audizioni ha così proclamato (grazie a chi ha fornito suggerimenti). Ad ognuno verrà regalata una bambola raffigurante Miladin Suardi con relative espansioni:

-Miladin che dorme in auto grattandoti i piedi (grrrrrrrr)

-Miladin che canta con cappellino e gesti a caso

-Miladin che guarda fisso negli occhi una gigantografia del Pluto (fornita anche bambola raffigurante ul Claudio)

-Miladin allenatore di Pokemon

 

VINCITORI

 

“Sorpresa del weekend / Premio Valtellina/Premio Rookie”: Jan Ugo per la tenacia mostrata sui pendii più ostici! Scambiato dagli animali per un nido di Cicogne ha portato la sua folta capigliatura su e giù dai sentieri fino alla fine non mollando mai. Braveheart!

“Battutona del Weekend (Premio Claudio Bisio)”: Tox per l’esilarante scambio di battute in zona Alpe Sceru con un indigena  Lei: Da dove venite? Tox: Da Palermo! (seguono risate). Sottodimensionato rispetto il suo zaino. Gollum gollum gollum.

 “Amica degli animali/ Premio Spirit”: Smirci per aver sventato l’attacco di una mandria di cavalli e l’assalto di vipere. Gigarobot d’Acciaio

“Alpinista di altri tempi”: Jack Caccia per le camice improponibili che ha sfoggiato. Quelle che trovi sul banco di ogni negozio sempre scontate (dal 50 al 70%). Ortolano

“Premio Colabrodo”: Fiff Dita di Forbice per la sua unghia spezzata e sanguinante. Che fretta c’era maledetta unghia lungaaaa

“Premio Sbanfo”: famiglia Piffaretti per le varie prestazioni durante il weekend. Due cuori una capanna

“Premio Criminal Minds”: Salo e Fiff per lo spalmaggio della marmellata sulla fetta in maniera maniacale. Futuri serial killer. Tano un fiore al confronto

“Polpaccio d’Oro”: nemmeno si deve nominarlo perché lui è colui che muove tutto, un Dio trapiantato in terra da Jack L’ortolano. Supera le avversità coadiuvato da fasce di muscoli che pulsano sotto la pelle come bolle di un idromassaggio. Irraggiungibile

“Premio alta moda”: Pippo per le calzette dai colori sgargianti  e lo zaino fuori contesto modello Pile Valtulin’s Edition. Paleolitico

“Premio Nivea”: Pippo per aver ridotto il suo collo a carne bruciacchiata. Ferrari testarossa

“Premio Samvise Gamgee”: Miguelito. Giunta l’ora di pranzo è l’ombra di se stesso e forse riflette come si possa raggiungere il Monte Fato senza tutto questo giro. Organizza una Tirolese con le stringhe delle scarpe per giungere direttamente in capanna ma evidentemente non basta. Tosato

“Premio Lido di Melano”: Syl per l’abbigliamento scelto. Pantaloni da mountain bike ma senza la bike. Blondie

“Premio Ansia”: Frank e Fiff. Per i loro continuo spronare e scartavetrare le persone. Radicali liberi

“Worse of the Weekend”: Beppe Quaceci (SS) per le interferenze sulle canzoni. Le Marmotte sui capelli di Frank si sono rivoltate nella tana. Gabriele Paolini

“Premio Chef Gambero Rosso”: Fiff e Toby con le loro insalatissime rio mare e simmenthal. Chimica e liquame corporeo assicurato. Nemmeno nei peggiori bar di Caracas. Ecocentro

“Premio Dacci un Taglio”: Frank Stoppa. A prima vista può sembrare qualsiasi cosa quella cosa che sormonta la sua sapiente testa poi ti accorgi che è semplicemente un nido che ha deciso di trapiantarsi addosso perché ama la natura e incoraggia la riproduzione di uccelli rari. Decespugliatore

“premio dove sono i miei polpacci”: Salo che evidentemente li ha smontati e lasciati a Zurigo. Find My Polpaccio.ch. Automa.

“Pollicino”: Matt Albi per aver ritrovato la via in solitaria senza bisogno dell’utilizzo di briciole di pane

Targa D’oro: Muschio e Ale, i più vecchi del gruppo. Tal du mi!

 

 

E ora la nuova hit dell’estate che si sta propagando per mari e per monti:

 

Vondaeniken?

Vondaeniken

Wo bist du?

 

Wenn i nume wüsst wo s’Vondaeni wär

S’Voondani chunt vo Rancate her

Seine Luftbaloon liit im Jura oder in Rapperswil

S’Berner Oberland isch schön

 

Ja, Vondaniken

Ja, Vondaniken

Vondi isch so schön

Ja, Vondaeniken

Ja, Vondaeniken

Vondani isch so  schön

 

Hey

Hey

Hey

Hey

(da cantare con un pezzo di salamino in bocca per rimarcare bene le parole)

https://youtu.be/Q42kP9fjXVQ